Sembra impossibile, ma acquistare casa ad un solo euro in Italia oggi è realtà. L'iniziativa "case ad un euro" prende sempre più piede nel Belpaese dove tanti piccoli comuni si sono via via svuotati nel tempo. Per contrastare l'abbandono da parte della popolazione e per far rivivere splendidi borghi, i comuni hanno lanciato questa curiosa iniziativa.
Il comune toscano Fabbriche di Vergemoli ne è un esempio. Il paese montano si è ritrovato con centinaia di case abbandonate da ricostruire. L'iniziativa lanciata dal comune anni fa ha attirato recentemente l'attenzione dei turisti e dei giornalisti stranieri. Il ripopolamento del paese attiverebbe il turismo e i servizi, in altre parole, il progetto sarebbe conveniente per tutti, acquirenti e comune. Sputnik Italia per maggiori informazioni ha raggiunto il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini.
© FOTO : MICHELE GIANNINIMichele Giannini— Sindaco Giannini, per iniziare ci parli di questa curiosa iniziativa e del suo scopo.
— Fabbriche di Vergemoli nasce dalla fusione di due comuni, Fabbriche di Vallico e Vergemoli, due comuni montani della Garfagnana, una bellissima terra patrimonio dell'UNESCO, parco regionale vicino a Lucca e Firenze, ma montuoso. Nell'arco degli ultimi cento anni c'è stato un grandissimo spopolamento, prima le famiglie contadine e montanare del nostro territorio avevano sette o otto bambini, con l'evoluzione si fanno sempre meno figli. Sono rimaste così moltissime case vuote oppure divise fra più parenti che magari hanno emigrato in Europa, in America Latina durante la seconda guerra mondiale e dunque incustodite.
Ci siamo trovati di fronte ad un Paese con cento, duecento case ma pochissimi abitanti. Queste case sono finite per sciuparsi a causa delle condizioni atmosferiche ed è quindi giunta la necessità che venissero aggiustate, i proprietari spesso non potevano o erano sconosciuti perché residenti all'estero. Siamo quindi intervenuti spingendo il proprietario o gli eredi attraverso provvedimenti, affinché fossero cedute, vendute per un euro simbolico a coloro che le volevano recuperare. Perché venderle? Questo perché secondo la legislazione italiana, colui che le prende ha tutti i diritti, non si tratta infatti di un regalo o di una donazione, è un contratto più sicuro.
— Si dovranno pagare le tasse per questa casa?
— Sì, bisognerà pagare le normali tasse: quelle sulla spazzatura, quelle sulla casa che sono abbastanza basse. Il vero vantaggio è che l'immobile viene recuperato e riqualificato in senso urbano. C'è più movimento, più turismo e questa è una ricchezza per il territorio. Il comune non vive di tasse ma della felicità della propria popolazione. Noi siamo un comune turistico e tutto ciò significherà che i bar lavorano, i ristoranti lavorano e questo sarà il nostro guadagno, tant'è vero che chi ristruttura non ha l'obbligo di risiedere da noi o di abitarci fisso, può fare tranquillamente un albergo o una casa vacanze.
— Nel caso in cui però non si facesse un albergo ma una casa, l'acquirente dovrebbe comunque pagarci le tasse perché sarebbe come una seconda casa, giusto?
— Esatto, come una seconda casa. Si pagherebbero anche le tasse sul terreno adiacente.
— Qualora l'acquirente non ristrutturasse casa, cosa succederebbe? Gli verrebbe tolta?
© FOTO : ELISEO BERTOLASIVenezia: i turisti dovranno "prenotare" l'accesso alla città— No, però rimarrebbe responsabile per i danni che l'immobile può provocare. Questo lo sconsigliamo. Noi aiutiamo chi vuol venire e chi la vuole aggiustare però bisogna tener conto che ci sono degli immobili che vanno ristrutturati perché hanno dei problemi. Se una persona compra e non ristruttura si andrà a trovare dei problemi.
— Che reazione ha avuto questa iniziativa? Chi ha risposto maggiormente?
— In realtà è da diversi anni che facciamo questa iniziativa e a livello italiano avevamo già avuto una buona risposta. Da alcuni anni grazie a qualche sito c'è stata una maggiore informazione ed abbiamo avuto stranieri come svizzeri, americani, tedeschi e danesi che già hanno acquistato qualcosa da noi e poi c'è stata questa esplosione.
Il vero vantaggio è che noi aiutiamo come comune gli stranieri che vogliono venire qui interfacciandoci con i professionisti e le ditte affinché nessuno sia messo di mezzo. Ovviamente chi acquista è libero di scegliere i professionisti che vuole e le ditte che vuole, visto che sono contrattazioni private. Se ci viene chiesto noi diamo la nostra opinione, diamo più nominativi e quindi tuteliamo quelli che vengono qui a comprare casa. Sia rispetto alle ditte che devono lavorare, sia rispetto alla burocrazia italiana seguiamo i vari passaggi, i nostri uffici tecnici sono a disposizione per consigli e per spiegare la strada migliore.
— Quindi ci sono diverse risposte internazionali e magari ce ne saranno altre visto che la notizia ha girato il mondo ed è arrivata in Russia ed in Cina. Non c'è la paura che questa iniziativa cambi la composizione etnica del paese?
— Noi siamo contenti se il mondo viene da noi! È il futuro e non ci spaventa! È la normalità della vita, siamo ben contenti se il mondo ci verrà a conoscere e se noi conosceremo il mondo.
— Per concludere, a chi è rivolta principalmente l'iniziativa e perché trasferirsi a vivere nel vostro comune?
— La nostra iniziativa è rivolta a chi vuole trovare un posto tranquillo dove vivere o a coloro che vogliono fare business con un turismo di qualità e non di massa. Al di là della ridotta distanza da Firenze, da Pisa, da Lucca e dalla Versilia e dalle bellezze della Toscana, c'è anche una qualità della vita molto alta con una natura incontaminata, poiché siamo in montagna.
Vi è inoltre la certezza che nessun altro ti costruirà intorno, il vero vantaggio di "casa ad un euro" è che si sa fin dove si potrà costruire. Si può ricostruire solo quello che c'era già, costruire nuovi palazzi, occupare nuovi spazi, togliere la vista da noi è impossibile proprio per legge. Volevo inoltre aggiungere che abbiamo alcuni cittadini russi qui a Fabbriche e siamo pronti ad accoglierne altri! Do svidania!